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03 aprile 2025

Record tragico: il numero di morti lungo le rotte migratorie nel 2024

Il 2024 ha segnato un tragico record con il più alto numero di morti mai registrato lungo le rotte migratorie, evidenziando la necessità di soluzioni urgenti per garantire la sicurezza dei migranti.

Nel 2024, il mondo ha assistito a un tragico record: il più alto numero di morti mai registrato lungo le rotte migratorie, con almeno 8.938 persone che hanno perso la vita. Questo drammatico dato è stato reso noto dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), evidenziando una tendenza inquietante che si è consolidata negli ultimi cinque anni. Il numero di decessi del 2024 ha superato il precedente record del 2023, quando furono documentati 8.747 morti tra i migranti.

La situazione è particolarmente critica in diverse regioni del mondo. In Asia, Africa ed Europa, il 2024 è stato l'anno più letale mai registrato. In Asia, 2.778 persone hanno perso la vita, mentre in Africa e in Europa i numeri sono stati rispettivamente di 2.242 e 233. Anche il Mar Mediterraneo ha visto un elevato numero di morti, con 2.452 decessi, sottolineando l'urgenza di implementare sistemi di ricerca e soccorso più efficaci e di creare percorsi migratori sicuri.

Le Americhe non sono state risparmiate da questa tragedia, con almeno 1.233 morti registrate nel 2024, comprese le 341 vittime nei Caraibi e un numero record di 174 migranti deceduti attraversando il Darien. La violenza continua a essere una delle principali cause di morte per i migranti, con almeno il 10% dei decessi globali attribuiti a essa dal 2022. In Asia, quasi 600 persone hanno perso la vita a causa della violenza lungo le rotte migratorie.

Dietro questi numeri ci sono storie personali devastanti. Omar, un migrante etiope, è stato soccorso per disidratazione dall'Unità Mobile dell'OIM nel deserto di Gibuti, un luogo dove le temperature estreme mettono a dura prova la sopravvivenza dei migranti. Purtroppo, i più deboli vengono spesso lasciati indietro in queste condizioni proibitive.

La mancanza di dati completi sulle morti e sparizioni dei migranti aggrava ulteriormente la situazione. Molte tragedie non vengono documentate a causa della scarsità di fonti ufficiali, e l'identità di molte vittime rimane sconosciuta. Questa mancanza di informazioni rende difficile sviluppare risposte efficaci per prevenire ulteriori perdite di vite umane.

Julia Black, coordinatrice del progetto Missing Migrants dell'OIM, ha sottolineato l'importanza di affrontare questa carenza di dati per salvare vite umane. Il prossimo rapporto annuale del progetto offrirà un'analisi dettagliata delle morti dei migranti nel 2024 e delle persone scomparse durante le crisi umanitarie.

La necessità di rotte migratorie sicure e legali è più urgente che mai. Solo attraverso soluzioni sostenibili si potrà porre fine alla crisi delle morti dei migranti e garantire un futuro più sicuro per chi cerca una vita migliore lontano dalla propria terra d'origine.

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