Every human has rights
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24 maggio 2025

A scuola da cittadini

Un'analisi sulla necessità di affrontare il tema della cittadinanza e della diversità culturale nelle scuole italiane.

Sentirsi cittadini è fondamentale per sentirsi parte di una comunità e per opporsi a ogni forma di discriminazione, costruendo una cultura della convivenza.

Attualmente, in Italia, ci sono 914.000 studenti provenienti da 200 paesi diversi che vivono senza cittadinanza. Gli insegnanti, che vedono quotidianamente questi giovani privati dei loro diritti, hanno una responsabilità particolare. Questi studenti subiscono una sorta di bullismo istituzionale, essendo discriminati e privati degli stessi diritti dei loro compagni.

Due eventi recenti rendono urgente affrontare il tema della cittadinanza: un referendum che propone di ridurre i tempi per ottenere la cittadinanza italiana per i figli di immigrati e una proposta del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara per nuove indicazioni curricolari che sembrano chiudere le porte alla diversità culturale. In particolare, si afferma che "solo l'Occidente conosce la storia", un'affermazione che ha suscitato perplessità e critiche.

La proposta di concentrare l'insegnamento sulla storia europea e statunitense, rinunciando a una visione globale, è stata criticata per la sua limitatezza. Comprendere il mondo richiede un confronto con le diverse culture e storie del nostro pianeta, e non si può ridurre tutto a un'unica prospettiva occidentale.

Un esempio illuminante è stato offerto da un attore balinese che, ospite in Europa, si stupì dell'assenza di uno spazio dedicato agli antenati nelle case europee. Questo episodio ha stimolato una discussione in classe sui Lari degli antichi romani e ha mostrato come le tradizioni possano arricchire la comprensione culturale.

Le nuove indicazioni ministeriali separano nettamente educazione e istruzione, affidando la prima alle famiglie e limitando la scuola alla seconda. Tuttavia, l'educazione e l'istruzione sono strettamente intrecciate e devono alimentarsi reciprocamente. Con oltre l'11% degli studenti provenienti da famiglie di diverse parti del mondo, è essenziale confrontarsi con altre memorie e storie per arricchire il panorama educativo.

Il prossimo referendum sull'acquisizione della cittadinanza rende urgente affrontare il tema nelle scuole. Se si insiste sull'identità italiana come unico fulcro dell'apprendimento, si rischia di eludere il problema della cittadinanza. Tuttavia, con tanti studenti senza cittadinanza nelle nostre scuole, è fondamentale garantire loro uguali diritti per costruire fiducia e appartenenza.

Recentemente, durante un incontro online organizzato da EducAzioni, alcune giovani con background migratorio hanno condiviso le loro esperienze. Annisa Alifa Priyatno ha parlato delle difficoltà legate alla doppia cittadinanza, mentre Andrea Nicole Hernandez ha raccontato le sfide affrontate nell'integrazione scolastica. Blessing Unweni e Success Bob Manuel hanno condiviso le loro esperienze di esclusione da attività sportive e viaggi a causa della mancanza di cittadinanza.

È paradossale che i figli di famiglie che hanno attraversato mari e deserti per arrivare in Italia si trovino confinati in un paese da cui non possono uscire. Le lunghe attese per la cittadinanza comportano continue privazioni, impedendo loro di partecipare a gite scolastiche all'estero o a programmi come l'Erasmus.

Votare "Sì" al referendum permetterebbe di dimezzare i tempi per ottenere la cittadinanza, riducendo gli anni di residenza legale richiesti da dieci a cinque. Circa due milioni e mezzo di "italiani senza cittadinanza" potrebbero finalmente diventare cittadini a tutti gli effetti.

Indipendentemente dall'esito del referendum, è cruciale mantenere il tema della cittadinanza al centro del dibattito pubblico e nelle scuole. La poeta somala Rahma Nur ha sottolineato l'importanza di riconoscere le diversità e di evitare etichette che dividono gli studenti. Solo così possiamo aiutare i nostri studenti a sentirsi sicuri e liberi di esprimere la loro diversità.

Ragionare sulla cittadinanza come insieme di diritti è fondamentale per affrontare questioni educative e culturali di grande rilevanza. Non possiamo ignorare l'importanza di riformare le leggi che regolano l'accesso alla cittadinanza, per garantire un futuro più equo e inclusivo per le nuove generazioni.

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