Nel contesto del diritto civile e delle politiche migratorie, il Decreto Piantedosi ha introdotto nuove regole per le ONG che operano nel soccorso dei migranti in mare. Questo decreto, convertito in legge n.15/2023, ha sollevato questioni di costituzionalità, portando il Tribunale di Brindisi a sospendere il fermo della nave Ocean Viking e a coinvolgere la Corte Costituzionale.
Il decreto stabilisce norme stringenti per le ONG che effettuano operazioni di salvataggio, cercando di allineare tali attività alle convenzioni internazionali. Tra le disposizioni chiave, vi è l'obbligo per le navi di ottenere certificazioni adeguate e di seguire le direttive delle autorità competenti in materia di sicurezza e soccorso. In caso di violazioni, sono previste sanzioni amministrative piuttosto che penali, con multe che vanno da 2.000 a 50.000 euro e il possibile fermo dell'imbarcazione.
Il caso dell'Ocean Viking ha messo in luce le tensioni tra le normative italiane e il diritto internazionale. La nave, dopo aver soccorso 261 migranti, è stata fermata per presunte violazioni delle direttive italiane, ma i legali della ONG hanno contestato la competenza delle autorità italiane, sostenendo che l'operazione si era svolta in acque internazionali. Hanno inoltre evidenziato il rispetto delle convenzioni internazionali che impongono il salvataggio in mare.
La giudice Roberta Marra del Tribunale di Brindisi ha ritenuto non manifestamente infondata la questione di costituzionalità del decreto, trasmettendo gli atti alla Corte Costituzionale. La questione centrale riguarda la compatibilità del decreto con gli articoli della Costituzione italiana e con le convenzioni internazionali, come quella di Amburgo, che regolano il soccorso in mare.
Il dibattito si concentra anche sull'automatismo tra sanzione pecuniaria e fermo amministrativo, considerato potenzialmente in contrasto con il principio di proporzionalità sancito dalla Costituzione. Il Tribunale di Brindisi ha sollevato dubbi sulla legittimità della norma, sottolineando l'importanza di un approccio più flessibile che tenga conto delle specificità di ogni caso.
In conclusione, il Decreto Piantedosi rappresenta un tentativo del governo italiano di gestire i flussi migratori, ma solleva interrogativi sulla sua conformità con i principi costituzionali e internazionali. La questione è ora al vaglio della Corte Costituzionale, mentre il caso dell'Ocean Viking continua a essere un simbolo delle sfide legate alla gestione dell'immigrazione e del soccorso in mare.