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12 novembre 2024

Cambiamenti Climatici e Rifugiati: Una Dura Realtà per le Persone Vulnerabili

Un rapporto dell'UNHCR evidenzia come il cambiamento climatico stia mettendo a rischio le persone già costrette a fuggire da guerre e persecuzioni, esponendole a minacce letali senza adeguato sostegno.

Un recente rapporto dell'UNHCR, l'Agenzia ONU per i Rifugiati, mette in luce come il cambiamento climatico rappresenti una minaccia crescente per le persone già costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni. Queste persone si trovano spesso in prima linea nella crisi climatica globale, esposte a una combinazione letale di minacce senza avere i fondi e il sostegno necessari per adattarsi.

Il rapporto, intitolato "No Escape: On the Frontlines of Climate Change, Conflict and Forced Displacement", è stato realizzato in collaborazione con 13 organizzazioni di esperti, istituti di ricerca e gruppi di rifugiati. Utilizzando i dati più recenti, il documento evidenzia come gli shock climatici interagiscano con i conflitti, spingendo coloro che sono già in pericolo in situazioni ancora più critiche.

Attualmente, oltre 120 milioni di persone nel mondo sono in fuga, e tre quarti di queste vivono in Paesi gravemente colpiti dai cambiamenti climatici. La metà di loro si trova in luoghi colpiti sia da conflitti che da gravi rischi climatici, come l'Etiopia, Haiti, Myanmar, Somalia, Sudan e Siria. Il rapporto prevede che entro il 2040 il numero di Paesi che dovranno affrontare rischi estremi legati al clima aumenterà da 3 a 65, molti dei quali ospitano rifugiati e sfollati interni. Inoltre, entro il 2050, la maggior parte degli insediamenti e dei campi di rifugiati sperimenteranno un raddoppio dei giorni di caldo estremo.

Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha sottolineato che "i cambiamenti climatici sono una dura realtà che incide profondamente sulle vite delle persone più vulnerabili del mondo". La crisi climatica sta provocando sfollamenti in regioni che già ospitano un gran numero di persone sradicate da conflitti e insicurezza, aggravando ulteriormente la loro situazione.

Un esempio emblematico è il Sudan, dove il conflitto ha costretto milioni di persone a fuggire, tra cui 700.000 che hanno attraversato il confine con il Ciad. Questo Paese ha ospitato rifugiati per decenni ed è uno dei più esposti ai cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, molti di coloro che sono fuggiti dai combattimenti ma sono rimasti all’interno del Sudan rischiano di dover fuggire nuovamente a causa delle gravi inondazioni.

In Myanmar, il 72% dei rifugiati ha cercato sicurezza in Bangladesh, dove i rischi naturali come cicloni e inondazioni sono estremamente elevati. Grace Dorong, un'attivista per il clima ed ex rifugiata che vive in Sud Sudan, ha dichiarato: "Nella nostra regione, vediamo gli effetti del cambiamento climatico sotto i nostri occhi". Ha espresso la speranza che le voci contenute nel rapporto possano aiutare i decisori politici a comprendere l'urgenza del problema.

Il rapporto sottolinea anche la mancanza di finanziamenti per il clima destinati ai rifugiati e alle comunità ospitanti nei Paesi fragili e in guerra. Attualmente, questi Stati ricevono solo circa 2 dollari USA a persona per i piani di adattamento, una cifra irrisoria rispetto ai 161 dollari destinati agli Stati non fragili. Quando gli investimenti raggiungono gli Stati fragili, oltre il 90% è destinato alle capitali, lasciando poco o nulla per le altre aree.

Durante la COP29 a Baku, l'UNHCR ha chiesto che i finanziamenti per il clima raggiungano i più bisognosi in percentuali più alte. L'agenzia esorta inoltre gli Stati a proteggere le persone in fuga dai disastri climatici e a dare voce a loro e alle comunità ospitanti nelle decisioni finanziarie e politiche.

Grandi ha concluso affermando che "l'emergenza climatica rappresenta una profonda ingiustizia". Le persone costrette a fuggire e le comunità che le ospitano sono le meno responsabili delle emissioni di carbonio, eppure pagano il prezzo più alto. Senza risorse e sostegno adeguati, queste persone rimarranno intrappolate.

Scaricabile da https://www.unhcr.org/media/no-escape-frontlines-climate-change-conflict-and-forced-displacement

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