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24 May 2025

Le cifre delle Richieste di Asilo in Europa - Marzo 2025

Analisi delle tendenze e dei dati relativi alle richieste di asilo in Europa nel marzo 2025, con focus sulle variazioni nelle nazionalità dei richiedenti e sulle principali destinazioni.

Nel marzo 2025, il panorama delle richieste di asilo in Europa ha subito un cambiamento significativo. I dati aggiornati dell'Agenzia dell'Unione Europea per l'Asilo (EUAA) rivelano che i paesi dell'EU+ hanno ricevuto circa 67.000 domande di asilo, segnando una continuazione della tendenza al ribasso iniziata nell'ottobre 2024. Questa evoluzione riflette un nuovo scenario in cui i siriani non sono più la nazionalità predominante tra i richiedenti asilo, e la Germania non è più la principale destinazione per questi migranti.

La caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria, avvenuta l'8 dicembre 2024, sembra aver innescato questo cambiamento epocale. Nel marzo 2025, le richieste di asilo da parte dei siriani sono scese a 3.300, il numero mensile più basso registrato al di fuori dei primi mesi della pandemia di COVID-19 nel 2020, con un calo dell'80% rispetto a ottobre 2024. Al contrario, i venezuelani hanno continuato a presentare un numero crescente di domande, arrivando a 8.900, spinti dall'instabilità economica e politica nel loro paese e dalle politiche restrittive negli Stati Uniti.

Le richieste da parte degli afghani sono rimaste stabili a 7.400, sebbene in diminuzione rispetto al picco di ottobre 2023. Gli ucraini, pur essendo idonei alla protezione temporanea nell'UE, hanno visto un aumento del 77% nelle domande rispetto a marzo 2024, totalizzando 3.400 richieste. Un'altra tendenza significativa è stata l'aumento delle domande da parte dei bengalesi, che hanno superato leggermente quelle dei siriani con 3.300 richieste.

Questi cambiamenti hanno influenzato anche la distribuzione delle domande tra i paesi dell'EU+. La Spagna ha ricevuto il maggior numero di richieste, circa 14.000, con tre quinti provenienti da venezuelani. L'Italia ha seguito con 13.000 domande, anche se in calo del 16% rispetto all'anno precedente, con l'85% delle richieste bengalesi presentate lì. La Francia ha accolto la maggior parte delle domande dai cittadini congolesi e haitiani, oltre a una quota significativa di ucraini. La Grecia ha continuato a ricevere un numero crescente di richieste da parte degli afghani.

A fine marzo 2025, le domande in attesa di decisione di primo grado nell'EU+ erano circa 955.000. I siriani (113.000), i venezuelani (105.000) e i colombiani (88.000) erano tra quelli con il maggior numero di casi in sospeso. Le nazionalità che hanno visto i maggiori aumenti anno su anno nelle domande pendenti includono gli ucraini (+66%), i venezuelani (+58%), i peruviani (+33%) e i bengalesi (+25%). Considerando anche le domande pendenti a livelli amministrativi o giudiziari superiori, si stima che ci fossero circa 1,3 milioni di casi in sospeso nell'EU+ a fine febbraio 2025.

Nel primo trimestre del 2025, il tasso di riconoscimento nell'EU+, ossia la percentuale di decisioni che concedono lo status di rifugiato o protezione sussidiaria, si è attestato al 25%, in calo di circa 15 punti percentuali rispetto ai livelli mensili precedenti del 2024. Questo calo è stato principalmente attribuito alla sospensione delle decisioni per i richiedenti siriani fino a quando la situazione in Siria non sarà più chiara.

Secondo il Patto su Migrazione e Asilo concordato un anno fa, i paesi dell'UE possono sottoporre alcune categorie di richiedenti a una procedura di frontiera e devono accelerare l'esame delle loro domande entro 12 settimane se provengono da paesi con un basso tasso di riconoscimento (≤ 20%) nell'anno precedente. Nel marzo 2025, circa il 53% delle domande è stato presentato da tali cittadinanze, suggerendo che una larga parte delle richieste potrebbe essere infondata o inammissibile.

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